L’Isola di Marettimo e la sua Flora

Testimonianze e foto di Vito Vaccaro sui fiori e le piante di Marettimo

di Vito Vaccaro

Marèttimo è l’isola più alta e ricca di vegetazione dell’arcipelago delle Egadi.

Si separò dalla terraferma prima rispetto alle altre isole della Sicilia, circa 600.000 anni fa, e questa lunghissima insularità determinò caratteristiche di straordinaria importanza: una flora e una fauna che hanno mantenuto nel tempo particolarità uniche con la conservazione di preziosi endemismi, vale a dire specie animali e vegetali esclusive di quest’isola. Se a ciò si aggiunge una ricchezza di sorgenti d’acqua si può capire come tutto ciò abbia contribuito a mantenere fino ai giorni nostri un patrimonio naturalistico unico.

Polibio la chiama in greco Hierà Nèsos, l’Isola Sacra

L’isola è costituita prevalentemente da dolòmia bianca o grigia e calcari detritici del Triassico superiore, con caratteristici strapiombi sul mare nelle parti che si affacciano a occidente, chiamati dai locali barranchi. Grazie al loro colore rossastro, specialmente al tramonto, è stato facile appellare i barranchi le “Dolomiti sul Mare” e infatti meta di scalate alpinistiche e trekking estremo. In pratica Marèttimo, secondo diversi geologi, rappresenta il punto di contatto tra il più occidentale lembo emerso della catena montuosa siciliana, prolungamento degli Appennini, e il settore tunisino della catena del Maghreb.

L’origine del suo nome: Polibio la chiama in greco Hierà Nèsos, l’Isola Sacra, mentre nell’Itinerario Antonini del III secolo d.C. l’isola figura con il nome di Marìtima, trasformato in Malitimah dagli arabi, Gazìrat Malìtimah per Idrisi geografo di Re Ruggero; e poi anche Marittima, Maritimo, Marittimo, Maretimo, Marètamo = dialettale attuale

Marettimo si presenta come una catena montuosa posta secondo la direttrice nord/ovest-sud/est, dominata da Pizzo Falcone (686 m s.l.m.), il quale si erge nell’abito di un sistema di vette superanti spesso i 400 metri di quota. Il paesaggio è notevolmente aspro con pendici molto ripide, alte rupi e vallate con ricca vegetazione di macchia mediterranea quasi inesplorabili percorribili da una rete di sentieri ben curati dalla forestale ed eccezionali per percorsi trekking in tutte le stagioni

Recenti indagini sulla flora dell’Isola hanno portato al censimento di 612 entità. Fra queste ben 26 sono specie endemiche della flora italiana, di cui 8 esclusive dell’isola stessa:

Timo di Marèttimo (Thymus nitidus); Limonio flessuoso (Limonium tenuiculum);

 Perpetuino di Marèttimo (Helichrysum panormitanum ssp. messeriae);

Scilla di Ugo (Oncostema hughii ); Bupleuro di Marèttimo (Bupleurum dinthifolium);

Aglio di Francini (Allium franciniae); Senecione costiero di Marèttimo (Senecio leucanthemifolius); Scilla Autunnale di Marettimo (Prospero hierae);

Il Cavolo delle Egadi (Brassica macrocarpa) è una specie il cui areale è limitato alle sole isole Egadi, mentre la Vedovella trapanese (Pseudoscabiosa limonifolia) ha un areale limitato a Marettimo e pochi altri promontori della Sicilia occidentale.

Fra le altre specie endemiche o di particolare interesse scientifico ricordiamo:

Camomilla costiera (Anthemis secundiramea);

Carlina siciliana (Carlina sicula);

Carota siciliana (Daucus siculus);

Erba perla mediterranea (Lithodora rosmarinifolia);

Euforbia papillare (Euphorbia papillaris); molto rara sull’isola e presente solamente nelle Egadi e con un modesto popolamento nella riserva dello Zingaro;

Recenti indagini sulla flora dell’Isola hanno portato al censimento di 612 entità

Finocchiella di Boccone (Seseli bocconi);

Garofanina spaccasassi (Petrorhagia saxifraga);

Garofano rupicolo (Dinathus rupicola);

Iberide florida (Iberis semperflorens);

Issopo marittimo (Micromeria fruticulosa);

Lilioasfodelo di Mattiazzi (Simethis mattiazzi);

Periploca minore (Periploca angustifolia), elemento nordafricano, presente in Sicilia esclusivamente nell’Isole del Canale di Sicilia;

Piantaggine di zwerleni (Plantago afra);

Piumino (Lagurus ovatus subsp. Vestitus);

Ranuncolo rupestre (Ranunculus spicatus subsp. rupestris);

Senecio bicolore (Senecio willdenowii subsp.bicolor );

Stellina di Sicilia (Asperula rupestris);

Tragoselino meridionale (Pimpinella anisoides ).

A queste vanno poi aggiunte tante altre entità che sono stranamente presenti sull’isola, ma mancano nel resto del territorio siciliano, come ad esempio il Becco di Gru marittimo (Erodium maritimum), specie della Sardegna, delle Isole della Toscana e delle coste atlantiche di Spagna e Portogallo, la Dafne olivella (Daphne sericea), specie del Mediterraneo orientale che trova a Marettimo il lembo più occidentale del suo areale,  e la Timelea (Thymelaea tartonraira), specie che ha sull’isola l’estremo orientale del suo areale.

Infine ci sono le tante specie “comuni”  che fanno parte della splendida macchia mediterranea o degli ambienti di gariga: Lentisco (Pistacia lentiscus), Erica (Erica multiflora), Euforbia arborescente (Euphorbia dendroides), Rosmarino (Rosmarinus officinalis), e le diverse specie di Cisto (Cistus incanus, C. salvifolius, C. monspeliensis), Mirto (Myrtus communis), Issopo marittimo (Micromeria fruticulusa), Ruta (Ruta chalepensis), Artemisia (Artemisia arborescens), Timo (Coridothymus capitatus), Cineraria marittima (Senecio maritimus) Tagliamani (Ampelodesmos mauritanicus) e specie arboree come il Pino d’Aleppo (Pinus halepensis), il Leccio (Quercus ilex), il Carrubo (Ceratonia siliqua), il Frassino da manna ( Fraxinus ornus) e il Biancospino (Crataegus laevigata).

In poche parole l’isola si presenta come un laboratorio a cielo aperto dove è possibile ammirare nelle diverse stagioni dell’anno e da diverse angolazioni la fantastica ricchezza di forme e colori del paesaggio mediterraneo, il tutto circondati da uno dei mari più belli della Sicilia.

Per informazioni su Marettimo: www.isoladimarettimo.com

 

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