Dove fioriscono i sogni

Alla scoperta dei Giardini Ipogei

di Riccardo Tonioli

Talvolta, perché accada qualcosa di straordinario, occorre perseguire i propri obiettivi con tenacia, ma anche con una dose di lucida follia.

E l'una e l'altra non devono essere mancate a Maria Gabriella Campo quando tra gli anni 70 e 80 del secolo scorso, ha immaginato di trasformare un complesso reticolo di antiche cave di arenaria, profonde anche oltre dieci metri, in un incredibile eden ipogeo dove far crescere, al riparo dei venti e della salsedine isolana, oltre trecento varietà di piante provenienti da tutto il mondo. 

La magia autentica di questo luogo ineguagliabile sta nell'aver unito, in una sintesi felicissima, l'architettura ciclopica in pietra, scolpita sapientemente dai "pirriaturi" (cavatori) a partire da metà settecento, con i rigogliosi colori, i profumi e gli aromi di un giardino ideato in modo per nulla scolastico. Anzi, verrebbe da dire realizzato con un talento quasi rabdomantico nel mettere a dimora le essenze ed allo stesso tempo "selvatico" nell'aderire ai poderosi spazi ipogei ed ai cangianti colori e textures della pietra scolpita, soprattutto nelle cave più antiche.

Alla scoperta di questo emozionante percorso botanico, ricco di scorci inattesi, vi guiderà la Signora Ancilla, bergamasca che da decenni ha scelto di vivere sull'isola. La sua gentilezza e appassionata competenza consentono di inquadrare con precisione la genesi e lo sviluppo di questo luogo incantato e dunque di apprezzarne appieno la profonda bellezza.

 

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